Restauro Area Umida a Sant’Antonio

Progetto di restauro di un'importante area umida all'interno della Foresta di Sant'Antonio, progetto finanziato dalla fondazione inglese TEF
Area Umida TEF

Il Progetto dell'Area Umida

Il progetto prevede il restauro di una ex area umida che nel tempo si è completamente interrata, perdendo le sue funzioni ecologiche. L’interramento però non è avvenuto a causa di processi naturali, bensì per via di una disattenta riforestazione che non ha tenuto conto, nel sito in particolare, della presenza di risorgive che garantivano un hotspot riproduttivo per gli anfibi locali. 
L’azione prevede quindi la rimozione a mano, nel rispetto delle specie che si sono insediate nel tempo, dei detriti accumulati; con questi verranno realizzati dei margini che in concomitanza con l’approfondimento del piano di terra, faranno raggiungere all’area umida una profondità dai 80-90cm ai 10cm. 
Questa disomogeneità di profondità permette la coesistenza di più specie animali e vegetali grazie ai diversi habitat che si vengono così a formare.

Il progetto di recupero avverrà in terreni che attualmente sono in gestione alla nostra realtà. La dimensione dell’area umida sarà circa 5×4 metri.

L'Area Protetta e le specie

Il restauro dell’area umida si inserisce in un importantissimo contensto naturalistico qual è quello della Foresta di Sant’Antonio. Quest’area non è solo protetta a livello locale con una ANPIL (Area Naturale Protetta di Interesse Locale) ma fa parte di una ampia rete di aree protette europee: la Rete Natura 2000

Infatti per le sue caratteristiche orografiche e pedoclimatiche, la foresta di Sant’Antonio ospita una variegata e rara varietà di specie animali, vegetali e fungine. 
In particolare per quanto riguarda l’erpetofauna (quindi anche gli anfibi), la Foresta di Sant’Antonio ospita molte specie alcune comuni, altre a rischio estinzione, altre la cui presenza deve  essere confermata. Per citarne alcune possiamo pensare alla Rana dalamtina, Rana italica, Rospo cumune, Geotritone italico, Salamandra pezzata e Tritone crestato.

Progetto Finanziato dalla Fondazione TEF

La realizzazione dell’Area Umida è possibile grazie alla fondazione inglese TEF, Tuscany Environment Foundation che ha finanziato interamente i lavori per il recupero dell’Area Umida. Effetto Foresta (che racchiude anche l’Associazione Gruppo Perché No? ODV – ETS), infatti ha partecipato ad un bando TEF, e la fondazione ha ritenuto valido il progetto. Grazie alla TEF e al lavoro di Effetto Foresta, sarà possibile restituire alla natura un importante ecosistema umido, fondamentale per quella biodiversità legata agli ambienti acquatici che tanto sta sentendo l’impatto dell’uomo.

Per informazioni sul progetto: info@effettoforesta.it

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