Rigenerazione dell’Attenzione in Natura

Nell'era digitale, dove stimoli visivi e suoni si susseguono a ritmi frenetici, i bambini e i ragazzi sembrano sempre più in difficoltà a concentrarsi. Ma esiste un antidoto naturale a questa fatica mentale: il contatto con la natura.

Nell’era digitale, dove stimoli visivi e suoni si susseguono a ritmi frenetici, i bambini e i ragazzi sembrano sempre più in difficoltà a concentrarsi. Ma esiste un antidoto naturale a questa fatica mentale: il contatto con la natura.

Teoria della Rigenerazione dell'Attenzione

Le attività in natura stimolano e rigenerano l’attenzione attraverso processi che sfruttano l’attenzione involontaria, come descritto nella Teoria della Rigenerazione dell’Attenzione (ART) sviluppata dai psicologi Stephen e Rachel Kaplan. La teoria suggerisce che il cervello umano si affatica rapidamente nell’utilizzo di attenzione diretta – quella necessaria per attività complesse e prolungate che richiedono uno sforzo cognitivo, come lo studio o il lavoro. Questo affaticamento porta a un calo delle performance cognitive, stress e fatica mentale. Gli ambienti naturali offrono una soluzione a questo problema, permettendo al sistema di attenzione diretto di riposare mentre viene attivata l’attenzione involontaria, che non richiede sforzo consapevole.

In particolare, gli elementi naturali, come il fruscio delle foglie, il movimento dell’acqua e la varietà di colori e forme presenti in un bosco, catturano l’attenzione in modo morbido o “soft fascination“. Questo significa che l’attenzione viene attratta senza sforzo e, nel frattempo, il cervello si rigenera e si libera dallo stress. Studi dimostrano che il contatto con ambienti naturali favorisce non solo una rigenerazione mentale, ma anche una riduzione dei livelli di cortisolo (l’ormone dello stress), un abbassamento della pressione arteriosa e un miglioramento generale dell’umore.

Problem solving in Natura

La ricerca conferma che anche brevi immersioni nella natura, anche di poche decine di minuti, possono produrre effetti positivi sulla concentrazione, sulla memoria e sulla capacità di problem solving. Alcuni studi hanno confrontato le performance cognitive di gruppi che trascorrono tempo in ambienti naturali con quelle di gruppi esposti a contesti urbani, rilevando che chi ha passato del tempo nella natura presenta una maggiore chiarezza mentale e resistenza allo stress.

Le nostre attività vengono per questo svolte in ambienti naturali proprio perché gli effetti sono, per così dire, potenziati e migliori!

Vedi i nostri Campi!

Bibliografia

  • Kaplan, S. (1995). The restorative benefits of nature: Toward an integrative framework. Journal of Environmental Psychology, 15(3), 169-182.
  • Berman, M.G., Jonides, J., & Kaplan, S. (2008). The cognitive benefits of interacting with nature. Psychological Science, 19(12), 1207-1212.
  • Park, B.J., Tsunetsugu, Y., Kasetani, T., Kagawa, T., & Miyazaki, Y. (2010). The physiological effects of Shinrin-yoku (taking in the forest atmosphere or forest bathing): Evidence from field experiments in 24 forests across Japan. Environmental Health and Preventive Medicine, 15(1), 18-26.

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